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Il Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani critica duramente l’interruzione della seduta sulla crisi idrica: “Mortificazione per i lucani, l’assenza è un segnale politico preoccupante”. Appello al Presidente Pittella per ristabilire l’ordine.

Clima teso e profonda amarezza nel dibattito politico lucano dopo la clamorosa sospensione dei lavori in Consiglio Regionale della Basilicata. La seduta di ieri, cruciale e interamente dedicata alla grave crisi idrica che attanaglia la regione, è stata interrotta per mancanza di numero legale proprio nel pieno della discussione.

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A sollevare la questione con toni durissimi è il Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani, che in un comunicato stampa definisce l’episodio non come un mero “dettaglio tecnico, ma un segnale politico preoccupante”. Secondo il Comitato, “nel momento in cui la Basilicata avrebbe bisogno di compattezza e responsabilità, l’Aula si svuota”, trasformando l’interruzione in una vera e propria “mortificazione per tutti i lucani e le lucane: per chi lavora nei campi, per chi attende risposte, per chi chiede serietà”.

Il comunicato evidenzia come l’assenza dei consiglieri sia stata “più eloquente di qualsiasi discorso”, soprattutto alla luce del fatto che, durante la seduta, lo stesso Presidente Bardi e l’Assessore Cicala avrebbero riconosciuto la gravità della situazione. Una gravità che, per i giovani agricoltori, conferma quanto sostengono da mesi: la Basilicata vive una crisi strutturale, aggravata da “carenze gestionali, mancanza di dati aggiornati e una regia poco chiara”. La critica è netta: “Peccato essersene accorti soltanto ora. […] La politica continua a inseguire le conseguenze invece di prevenirle”.

La mancanza del numero legale, secondo il Comitato, trascende la svista procedurale e rappresenta “un problema di metodo, di priorità e di rispetto”. Viene definita “la soglia minima della democrazia”, il cui venir meno “interrompe la fiducia dei cittadini nelle istituzioni”.

Di fronte a quello che viene percepito come un potenziale segnale di disarmonia interna alla maggioranza, il Comitato Spontaneo esige chiarezza. “Se esiste un problema politico interno alla maggioranza, va affrontato con chiarezza. La Basilicata non può restare ferma per mancanza di equilibrio,” si legge nella nota.

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L’iniziativa civica lancia un appello diretto a tutti i consiglieri per una “verifica politica seria e pubblica” e si rivolge in particolare al Presidente del Consiglio Regionale, Marcello Pittella, definito “figura di esperienza e buon senso istituzionale”. L’invito è ad aiutare “a ristabilire un metodo di lavoro stabile e rispettoso delle emergenze reali”, sottolineando che se una maggioranza non è più tale, “è doveroso dirlo; se invece c’è, è tempo di dimostrarlo con i fatti”.

“Non siamo un disturbo, siamo la prova”

Il Comitato si difende poi da chi ha cercato di sminuirne il ruolo, definendolo “senza volto” o “solo un’e-mail”. “Non siamo un disturbo, siamo la prova che il silenzio istituzionale non è più sostenibile,” replicano con fierezza. Sottolineano di essere un “movimento civico vero”, fondato su “competenza, metodo e coraggio”, non alla ricerca di visibilità o portavoce politici.

Concludono con una promessa: “Non ci sediamo ai tavoli del ‘faremo’. Ci siederemo — con rispetto ma con fermezza — solo a quelli del fare“. L’eco delle loro analisi che entrano nel dibattito istituzionale viene interpretata come la “battaglia più importante vinta: quella delle idee”.

“La Basilicata ha ritrovato una voce — e quella voce non tornerà più al silenzio,” è la chiusura perentoria del comunicato, che promette battaglia per un cambio di metodo immediato e non più rinviabile.