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Se il presidente Pittella si è finalmente reso conto che la sanità lucana è in uno stadio terminale, abbia il coraggio di staccare la spina a questo governo Bardi. Diversamente, sarebbe un insopportabile atto di cinismo nauseante.Questo il duro monito lanciato da Angelo Chiorazzo, Vice Presidente del Consiglio Regionale e leader di Basilicata Casa Comune, in riferimento alle recenti polemiche che vedono contrapposto l’esponente di Azione ai suoi alleati di centrodestra sulla disastrosa situazione del sistema sanitario regionale.

Al centro del contendere, le critiche mosse da Pittella all’operato dell’assessore alla Salute Cosimo Latronico e, di riflesso, al governatore Vito Bardi, riguardo a conti fuori controllo, carenza di operatori socio-sanitari e liste d’attesa interminabili. Chiorazzo non ha esitato a definire tale atteggiamento come un mero “gioco” volto a preservare posizioni di potere, accusando Pittella di opportunismo politico. “Giocare ad essere maggioranza nei momenti della spartizione e opposizione ogni volta che c’è da chiedere il voto sarebbe un insopportabile atto di cinismo nauseante consumato sulla pelle dei lucani,” ha tuonato Chiorazzo.

Il leader di Basilicata Casa Comune ha inoltre respinto la tesi che individua nel solo Direttore Generale del San Carlo, Giuseppe Spera, la radice di tutti i mali. “Nemmeno è possibile individuare la fonte di tutti i problemi nel Dg del San Carlo, Giuseppe Spera, che da governatore Pittella ha fatto di tutto per non nominare e contro cui oggi indirizza strali lasciando emergere il dubbio che sia una rivendicazione dell’ennesima poltrona.

Chiorazzo ha poi ricordato come le criticità del sistema sanitario lucano fossero state sollevate da Basilicata Casa Comune ben prima dell’alleanza tra Pittella e il centrodestra. “Che il servizio sanitario regionale sia in grande difficoltà lo diciamo da prima che Pittella scegliesse di allearsi col centrodestra. Abbiamo denunciato sin da allora il distorto impiego di fondi del petrolio destinati allo sviluppo per coprire i buchi della sanità e per di più senza sortire effetti sulla qualità dell’assistenza, ma anche Azione ha preferito girarsi dall’altra parte impegnata come era a chiedere consensi.”

L’affondo finale di Chiorazzo è un appello alla concretezza: “Le verità vengono, come sempre, inesorabilmente a galla e oggi assistiamo a un rimpallo di responsabilità tra alleati che rappresenta un’offesa all’intelligenza dei lucani. C’è un sistema da troncare e da rifondare: se Pittella vuole davvero contribuire a farlo le parole non bastano, si passi ai fatti.” Un chiaro invito a Pittella a dimostrare con azioni tangibili la sua presunta presa di coscienza della gravità della situazione, abbandonando tatticismi politici e contribuendo a una reale svolta per la sanità lucana.