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“Leggere che qualcuno ha scritto parole per il tuo dolore, diventa una salvezza perché non dai importanza al testo di una canzone o di una poesia, fino a che non ti accorgi che quel testo parla di te”. Edoardo Leo, invitato a Sanremo, paragona quella canzone, quella poesia ad “un abbraccio che ti sostiene mentre stai per affondare”. La definisce “una cura, non sono solo parole. “L’attore, il poeta, il cantante come un medico che cura le nostre ferite invisibili”.
Anche nell’amore lo stesso attore, lo stesso poeta, lo stesso cantante ci vengono in aiuto. “Non ho parole” per descrivere ciò che si sta provando per l’altra persona. Allora si cerca una dedica che può essere una canzone, una poesia. Quest’ultima è “come se fosse nostra anche se letta su un Social Network o per caso”.
“Le parole che tu non hai te le ha regalate un poeta che tu non conosci”, spiega Leo.
“Piangere di gioia per un film che parla di te ti fa stare meglio” quindi” l’intrattenimento è cura, è medicina, è un’ antinfiammatorio per l’anima”.
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